Tenerife si è stancata del turismo di massa

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Migliaia di persone sono scese in piazza nelle isole Canarie, in Spagna, per protestare contro il turismo di massa. In particolare, le manifestazioni sono state più accese a Tenerife, dove si chiede a gran voce che le autorità limitino temporaneamente gli arrivi di turisti per arginare il boom di affitti turistici a breve termine e la costruzione di alberghi che sta facendo lievitare i costi degli alloggi per gli abitanti del luogo.

Manifestazioni di dimensioni più contenute si sono tenute in altre città dell'isola e in altre città spagnole, tutte organizzate da alcune organizzazioni ambientaliste in vista dell'alta stagione delle vacanze estive.

Cosa chiedono le organizzazioni

Le organizzazioni domandano che le autorità locali limitino temporaneamente il numero di visitatori per alleviare la pressione sull'ambiente, sulle infrastrutture e sul patrimonio abitativo delle isole, ponendo inoltre dei limiti all'acquisto di immobili da parte di stranieri.

Il modello economico che è derivato dal picco turistico sta infatti impoverendo le risorse e rendendo l'economia più precaria. Ricordiamo che l'arcipelago spagnolo, abitato da 2,2 milioni di persone, è stato visitato da quasi 14 milioni di turisti stranieri nel 2023, con un aumento del 13% rispetto all'anno precedente. Di qui, la grande preoccupazione per l'impatto sulla popolazione locale.

Lo stesso presidente delle Isole Canarie, Fernando Clavijo, ha dichiarato di sentirsi “orgoglioso” del fatto che la regione sia una delle principali destinazioni turistiche spagnole, ma ha altresì riconosciuto la necessità di maggiori controlli a fronte della continua crescita del settore.

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