Scalare il Monte Bianco: come fare e cosa serve
Scalare il Monte Bianco richiede cautela e preparazione: ecco alcuni consigli per partire con il piede giusto.
Scalare il Monte Bianco ti ha sempre attratto e vorresti intraprendere questa storica avventura?
Permettici di ricordare una cosa: anche se scalare il Monte Bianco può essere un’impresa davvero emozionante, e anche se dall’anno della sua prima ascensione nel 1786 sono stati tantissimi gli scalatori che ci hanno provato, in realtà salire i suoi 4807 metri non è certo una cosa per tutti e, soprattutto, non ci si può improvvisare scalatori.
Fatta salva questa premessa, cerchiamo di capire come scalare il Monte Bianco e quali siano i percorsi che è possibile intraprendere.
Le vie per scalare il Monte Bianco
Ci sono diverse vie per scalare il Monte Bianco. Dal lato francese c’è ad esempio la più classica, che sale dal Dôme du Goûte ed è anche quella più breve. Sempre dal lato francese c’è la via dei Trois Mont Blanc, un po’ più difficile.
Dal lato italiano si va su dalla Val Veny, si imbocca il ghiacciaio del Miage e si arrivi al rifugio Gonella. Da lì c’è un pezzo di ghiacciaio che porta al Col del Aiguelles Grises e al Piton des Italiens, per poi andare su una bellissima cresta che porta a collegarti alla via normale che sale su dal lato francese.
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L’importanza dell’acclimatamento
Una delle cose più importanti da tenere in considerazione, e anche una di quelle che vengono maggiormente raccomandate dalle agenzie che organizzano la scalata del Monte Bianco, è l’acclimatamento sui 4.000 metri per qualche giorno.
Anche se in questo modo il costo e il tempo da dedicare alla salita del Monte Bianco è maggiore, il risultato finale ne trae sicuramente ampio giovamento.
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I consigli per scalare il Monte Bianco
Dedicare del tempo all’acclimatamento non è però l’unico consiglio che bisognerebbe tenere a mente nel momento in cui si vuole scalare il Monte Bianco.
Per esempio, uno dei maggiori suggerimenti che gli esperti sono soliti dare a chi si sta avvicinando a questa impresa è la necessità di fare dislivello in montagna il più possibile.
In altri termini, è bene non avvicinarsi a un’impresa così impegnativa come la scalata sul Monte Bianco senza essersi prima allenati a lungo sui dislivelli. Meglio invece dedicare del tempo per fare 1.500/2.000 metri di dislivello, con un passo aerobico un po’ sostenuto cercando sempre di abbassare le tempistiche.
In questo modo ci si può preparare al meglio allo step successivo, rappresentato dalla possibilità di scalare una vetta più impegnativa come questa.
Che attrezzatura serve per scalare il Monte Bianco
Un ultimo cenno è legato alle attrezzature che servono per scalare il Monte Bianco.
In questo caso, se intendi scalare la vetta in compagnia di un’agenzia che organizza queste imprese, non è necessario acquistarlo in prima persona, anche se è necessario avere un po' di dimestichezza con ciò che si usa, come i ramponi.
In conclusione, ricordiamo anche quanto sia importanti richiedere sempre una consulenza agli esperti: la scalata in montagna è un’esperienza affascinante e di grande impatto emotivo, ma occorre sempre avere grande rispetto del contesto in cui si svolge l’impresa e, soprattutto, delle difficoltà che ne possono derivare.